domenica 31 gennaio 2010

Bai Jia Bei


L'ultima imperatrice della dinastia Qing era l'unica tra le concubine che aveva dato un erede all'imperatore, costretta ad abbandonare il suo bambino, per proteggerlo da ogni insidia chiese a cento famiglie tra quelle più in vista dell'Impero di offrire ciascuna un pezzo della seta più bella, con cui confezionò un lungo abito per suo figlio, cosicchè il principino fu rivestito di nobiltà e fortezza e degli auspici dei maggiorenti dell'Impero.

Così in Cina è nata la tradizione del Bai Jia Bei, una copertina con cui avvolgere un piccolino, composta da cento quadrati di stoffa donati dagli amici più cari. L'usanza perdura tuttora, allo scopo di attirare sul bambino tutte le forze benefiche provenienti dalle persone che gli vogliono bene, in modo che sia protetto per tutta la vita dalle avversità.

Ho scoperto questa antica tradizione sul bellissimo blog Doi mat la dam. Si tratta di un diario affascinate, commovente, dolce, appassionante, tenuto da Mammandorla, mamma di cuore di un principino dagli occhi a mandorla, che dal lontano Vietnam volerà presto tra le sue braccia. Anche Mammandorla cucirà con amore la sua Bai Jia Bei e quando vi avvolgerà il suo fagottino vorrei esserci anche io a dare un delicato abbraccio di benvenuto, anche solo attraverso un quadrato di stoffa. L'ho già scelto, per me è prezioso, perché ha una storia ... una storia d'amore!
Intanto vi annuncio che trovate Doi mat la dam qui accanto tra i blog che seguo. Vi invito a leggerlo, sarà un piacere vedrete, uno di quelli veri, che scaldano il cuore!

3 commenti:

  1. Anche il nostro quadrato di stoffa è già in viaggio.. io mi sono commossa quando ho letto il suo post. è una tradizione di una dolcezza incredibile.

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  2. sìsì, t'ho notato tra i sostenitori del blog! è bello pensare che i nostri due quadrati saranno cuciti insieme su quella copertina, no?

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  3. La tradizione è davvero bella e commovente! Non mi stupisce che sia un'idea e una leggenda proveniente dalla Cina che ha tanta di quella storia e saggezza a noi sconosciute! Un giorno quella coperta potrà raccontare anch'essa una bella e importante storia, fatta di tante storie diverse.

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