giovedì 28 maggio 2009

Risotto asparagi e gamberetti

Adoro il risotto! ... e mi piace tantissimo prepararlo. Quello che propongo ora è un classico di stagione. Dunque, cominciamo: innanzitutto preparate un brodo. Se avete dell'altro pesce da cucinare potete preparare un "fumetto" facendo bollire testa e lisca (o l'intero pesce se volete mangiarlo lesso), altrimenti preparate un brodo vegetale. Di solito non metto odori nel fumetto perché mi piace sentire il sapore del pesce, ma si possono aggiungere profumi a piacimento (cipolla, carota, sedano, alloro, timo, prezzemolo, ecc). Salate il brodo e mentre bolle pulite i gamberetti e tagliate le punte di asparagi. Se usate anche i gambi prendete la parte più tenera altrimenti non si cuoceranno, il resto potrete lessarlo ed usarlo per altrte ricette. Quando tutto è pronto si comincia il "rituale" del risotto. Affettate finemente della cipolla e fatela imbiondire in padella in olio extravergine d'oliva. Quando è morbida aggiungere il riso e lasciarlo tostare, saltandolo finché non sarà dorato. Aggiungere i gamberetti e gli asparagi insieme e fate rosolare rapidamente saltando insieme al riso. Sfumate con vino bianco secco. Quando l'alcol sarà evaporato e il vino un pò ristretto cominciate ad aggiungere il brodo, due mestoli alla volta. Abbassate il fuco in modo che il brodo mantenga un bollore moderato. Muovendo la padella fate sì che tutti gli ingredienti si distribuiscano uniformemente. Quando il brodo si è ritirato aggiungetene dell'altro e procedete così fino a cottura del riso (da 13 a 18 minuti a seconda del riso). A piacimento si possono aggiungere peperoncino e, prima di servire, una manciata di prezzemolo.
Buon appetito!

giovedì 21 maggio 2009

Al mio piccolo (e ignaro) mentore!


Poter stare con un bambino piccolo
è un privilegio e un vero dono!
Dentro ai suoi occhi stupiti e felici
posso ritrovare il filo di arianna.
Per rintracciarmi, persa come sono
dentro il ridondante, complicato labirinto
del mondo sedicente adulto,
per ritrovare nel profondo dell'anima
la Bellezza e la potenza
di ciò che è semplice, nudo, palese
... e si chiama Verità.
Quando si getta tra le mie braccia
come se fossero tutto il mondo,
e mi guarda come si guarda solo l'Amato,
quando una margherita un sasso una formica
sono l'immenso tesoro,
quando un albero una nuvola un frutto sono un dono.
Quando un altro bimbo diventa "amico"
e ciò che conta è solo ... solo ...
dare e ricevere l'Amore.

Grazie!



Vecchie ceramiche


A primavera tutto prende nuova vita ...
anche le tazze con qualche crepa o macchiate dal tè!
Ecco come le ho riutilizzate creando un angolo verde alla finestra.
L'atmosfera un pò rustica e "casual" si adatta alla cucina ...
speriamo che le talee infilate nella terra stamattina mettano presto radici
e diventino delle belle piantine!

Di verde Lauro una ghirlanda colse ...

Mia suocera ha fatto potare la siepe d'ALLORO ... e io ho fatto incetta di foglioline! Le ho lavate, le ho fatte essiccare e le ho confezionate. Ora che mi sono divertita le regalerò agli amici che mi vengono a trovare! L'aroma deciso dell'alloro mi piace molto e lo adopero spesso in cucina, ma oltre al suo intenso profumo questa pianta nobile ed elegante possiede molte altre caratteristiche e una lunga storia ...

Il Laurus Nobilis si presenta, poiché sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m ed è una pianta perenne. Le foglie verde scuro sono coriacee, lucide e molto profumate. I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera . I frutti maturi sono drupe nere e lucide.
Diffuso lungo le zone costiere settentrionali del
Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia, in Italia è spontaneo nelle zone centro-meridionali ed è coltivato a settentrione. L'alloro è una pianta rustica, cresce bene in tutti i terreni e può essere coltivato in qualsiasi tipo di orto.
Delle foglie si possono fare vari usi: in
cucina, per aromatizzare carni e pesci, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi (ottimo e più profumato sostituto della canfora), per preparare decotti rinfrescanti o pediluvi, o trattato con alcool per ricavarne un profumato e aromatico liquore dalle proprietà digestive, stimolanti, antisettiche ed è utile contro tosse e bronchite. Un tempo veniva anche utilizzato per preservare libri e pergamene e per preparare le classiche coroncine d'alloro.
Nella mitologia greco-romana, infatti, l'alloro era una pianta sacra, poiché considerata l’albero del dio Apollo, e simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi olimpici e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta
laureato. Da qui l'accezione figurativa di simbolo della vittoria, della fama, del trionfo e dell'onore.