giovedì 30 settembre 2010

cappellino di mezza stagione

Ancora il sole tardo settembrino permette di andare a scuola in bicicletta. E' bello godere dell'aria fresca e dei raggi dorati delle mattine autunnali, ci aiutano a svegliarci e a cominciare la giornata con il sorriso e un frizzante senso di vitalità ...


E in sella al nostro "cavallo" la domanda è puntuale: "Chiara, hai freddo?" ... "no mamma, sono tutta ben coperta!" ma mentre pedalo e mi struggo di tenerezza il cappuccio della sua felpa continua a scivolare via dai riccioli! Uhm ... ci vorrebbe un cappellino ...


Tempo fa ho trovato questo tutorial di Kalleen e me ne sono innamorata aspettando un'occasione per eseguirlo ... ed eccoci!
Ho usato una mia vecchia t-shirt molto amata, rovinata con un lavaggio ma mai buttata via ... mi piaceva troppo! Ecco come può continua a vivere! ; )



Si tagliano levarie parti e si fissano con gli spillini per l'imbastitura ...


Ah! Il mio primo vero lavoretto di cucito ... che soddisfazione! Ho impiegato un sacco di tempo a realizzarlo perché l'ho cucito interamente a mano, sforzandomi di essere precisa e fare un bel lavoro ... con l'ago non sono ancora molto pratica!


Prima o poi comprerò una macchina da cucire come si deve, ma intanto ho scoperto che cucire a mano mi piace tanto: mi rilassa da morire!!!

Ed eccolo il berretto di jersey per i primi freddi. Vi piace? Sappiate che se l'ho fatto io può riuscirci chiunque! ; )

domenica 26 settembre 2010

comunicazione di servizio e guest post


Piccolo cambiamento nel mio blogroll dei blog che seguo: ho sostituito il blog julie adore dimanche (che non viene più aggiornato da taaaaaanto tempo) con mes petites bricoles, per il quale lavora ugualmente la bravissima julie, in team con altre creative.
Ma julie adore dimanches non è certo da dimenticare! Infatti contiene tanti lavori graziosissimi da fare con i bambini piccoli, lo potete comunque trovare sulla bacheca di julie (nel nuovo sito che vi ho segnalato infondo a sinistra).

venerdì 24 settembre 2010

self made swiffer!


... sono finite le ricariche dello swiffer ...



Per farlo ho usato rettangoli ritagliati da un vecchio maglione
e un pile dismesso ...


... si può lavare e riutilizzare, non è usa e getta (e costoso!) come quelli in commercio ... carino, no? E per infilare il manichetto ...



... ho praticato a mano le cuciture con un filo rosa resistente.
Infine ho tagliato le frange.

Et voilà!

martedì 21 settembre 2010

dedicato alle mamme ... e anche ai figli!


Ieri ho visto Mamma mia in tv ... va bè, diciamo che la storia è piuttosto sciocchina, ma bellissime immagini, bellissimi costumi e colori, belle anche le canzoni (Mamma mia mi piace assai!). L'interpretazione di Maryl Streep, forse non perfetta in ogni scena, è superlativa per quanto riguarda il canto e la danza ... balla come una 15enne e canta divinamente!
Comunque quello che davvero non mi sarei aspettata da un film così "facile" è che avrei avuto il nodo in gola e versato qualche lacrima!!! E l'inaspettata commozione è avvenuta con questa canzone (sotto riporto la traduzione):



Mi Scivola Via Tra Le Dita

Lo zaino in spalla, esce di casa al mattino presto,
Salutandomi con un sorriso distratto.
La guardo andar via sotto un’ondata di quella ben nota tristezza.
Devo sedermi per un po’.
La sensazione che la stia perdendo per sempre
e senza entrare mai nel suo mondo.
Sono felice ogni volta che posso condividere le sue risate ...
quella bimba buffa.

Mi scivola via tra le dita senza sosta.
Cerco di afferrare ogni momento
la sensazione ch’è in esso.
Mi scivola via tra le dita senza sosta,
so davvero ciò che pensa?
Ogni volta che penso di essere vicino al saperlo
lei continua a crescere,
scivolando via tra le mie dita senza sosta.

Col sonno negli occhi, lei e io sedute al tavolo della colazione.
A malapena sveglia, lascio andar via del tempo prezioso.
Poi, quando se n’è andata, resta quella strana sensazione di malinconia
e un senso di colpa che non posso negare.
Che ne è stato delle belle avventure,
dei posti in cui avevo pensato di andare con te?
(Mi scivola via tra le dita senza sosta)
Beh, alcune cose le abbiamo fatte, ma la maggior parte no,
e il perché semplicemente non lo so.

Mi scivola via tra le dita senza sosta.
Cerco di afferrare ogni momento
la sensazione ch’è in esso.
Mi scivola via tra le dita senza sosta.
So davvero ciò che pensa?
Ogni volta che penso di essere vicino al saperlo
lei continua a crescere,
scivolando via tra le mie dita senza sosta.

A volte vorrei poter congelare questa immagine
e preservarla dagli scherzi del tempo.
Mi scivola via tra le dita …

Mi scivola via tra le dita senza sosta.

Lo zaino in spalla, lei esce di casa al mattino presto,
salutandomi con quel sorriso distratto…


E A VOI CHE EFFETTO FA?! ; )




lunedì 20 settembre 2010

flaconi porta tutto




Un piccolo post per una piccola idea. Si tratta di due contenitori in plastica ricavati da flaconi di sapone liquido. Purtroppo si tratta di sapone non alla spina ... ne abbiamo provato un tipo ma non ci è piaciuto molto, quindi siamo alla ricerca di un altro prodotto. Nel frattempo usiamo un detergente buonissimo, super delicato e biodegradabile, ma purtroppo i flaconi sono usa e getta ...



PERO', se devi mettere ordine nell'armadio-ripostiglio del bagno possono tornare utili! I disegni sono fatti con pennarello indelebile (speriamo!) e i ganci d'acciaio sono Tescoma ... che mi piace assai! ; )
I nostri saponi provengono da If, di cui ho già parlato qui e che trovate nel blogroll dedicato alla decrescita qui a destra. Buona settimana a tutti!

martedì 14 settembre 2010

la decrescita


Ecco il libro che ho letto in vacanza, trascinando in appassionate discussioni Cri e a volte anche i nostri malcapitati amici, negli spostamenti in auto, in spiaggia, la sera in giardino ...


So che molti di voi lo conoscono già e in effetti la prima volta ne ho sentito parlare su Cambiando strada e su La piccola Bottega dell'alchimista. Finalmente ho avuto il piacere di leggerlo, spinta dal fatto che era tra i libri richiesti per un esame! Un testo coinvolgente che insegna molte cose ma soprattutto spinge a riflettere, a porsi domande, a discutere. Cri e io siamo sempre stati inconsapevolmente vicini alla filosofia della decrescita, ma il libro di Pallante è diventato subito un punto di riferimento ed è servita a ridare vigore a uno stile di vita alternativo che, date le ovvie difficoltà, a volte perde di tono ...

Consiglio caldamente a tutti questa lettura breve ... ma intensa! Potreste non condividere l'obbiettivo della decrescita, ma credo che porsi certi interrogativi sul nostro sistema produttivo e dei consumi sia doveroso comunque.

Qui mi limito a proporvi giusto qualche spunto ... innanzitutto occorre comprendere la differenza tra BENI e MERCI, tra LAVORO e OCCUPAZIONE, termini che vengono correntemente usati come sinonimi ... ma non lo sono!!!
Quindi si potrebbe riflettere su come sia cambiato il nostro sistema produzione-consumi, soprattutto negli ultimi 60 anni, da così ...


... dove per scambio si intende dono gratuito e reciproco di beni, servizi, tempo, sapere ...


... a così! Il cerchio giallo è destinato a diventare sempre più piccolo, perché l'obbiettivo del nostro sistema, che punta tutto sulla produzione, il consumo e la "crescita" è ... comprare tutto! Perfino l'acqua o la cura dei propri familiari! E in questo processo ci abbiamo guadagnato? A che prezzo?!?! Leggete, leggete e fatevi un'idea ...Per fortuna la crisi economica ci costringe a riprendere in considerazione questi temi che circolano già dagli anni '70.




E veniamo a noi! Vi ho raccontato della ricotta che ho fatto ieri (leggete qui alcune precisazioni in merito) proprio in omaggio alla decrescita. E per parafrasare Pallante: per prepararla non ho usato latte che ha viaggiato per chilometri sui camion ma latte locale, non ho consumato tetrapack perché il latte è alla spina e lo prendo sempre con la stessa bottiglia di vetro, non ho fatto la fila al banco taglio, non ho gettato il contenitore di plastica, fatto con il petrolio, che viaggia per chilometri sui camion ... il Pil ha subito un decremento, ma non sembra così male no?

Ho parlato in negativo, ma l'autoproduzione ha anche dei valori aggiunti e per parlare di questi stavolta facciamo ...

LO YOGURT

(credo che ormai sia la "mascotte" del movimento per la decrescita ... capirete il perché leggendo il libro!)


Per farlo abbiamo sostenuto un piccolo produttore locale di latte vaccino (ca 7 Km dalla città), che ha impiantato vicino casa nostra (che fortuna!) un distributore di latte alla spina, fresco di giornata. A primavera abbiamo perfino avuto il piacere di visitare la sua azienda, un gioiellino, con l'asilo nido di Chiara!



Abbiamo imparato diverse cose sullo yogurt (potete leggerle qui) e "sappiamo cosa mangiamo": niente conservanti, aromi, coloranti, ecc ecc. Abbiamo risparmiato perché un litro di yogurt ci costa 1 €, il prezzo del latte. Abbiamo inquinato meno, prodotto meno rifiuti e, non meno importante, lo abbiamo preparato insieme! Ma l'attacco di autoproduzione non finisce qui!



Infatti, siccome questa sera avrò a cena il caro Raffaele ... ci sarà una dolce sorpresa anche per lui! Indovinate cos'è! ; )

Mamma mia che post lungo!!! Ci siete ancora?! Vi lascio subito, ma prima qualche link utile, che ritroverete anche qui a destra in un'apposita sezione sulla decrescita, che aspetta anche vostre segnalazioni per ... crescere!

ricotta



Avrei dovuto aspettare a pubblicare questo post, che doveva contenere anche molto altro ... ma non ho saputo resistere! E così dicamo che questa sarà solo l'introduzione al tema che presenterò la prossima volta ...

Mia madre conserva centinaia di ricette ... ritagliate dalle riviste, appuntate dalle amiche, stampate sui libri e sulle confezioni degli ingredienti ... anche io ne ho messa da parte qualcuna, ma niente in confronto a lei ... poi c'è un'altra differenza tra noi due: mia madre è una vera cuoca ...

In ogni caso ieri l'ho trovata immersa nei ritagli che svolazzavano da tutte le parti. Li stava sistemando in un nuovo raccoglitore e intanto immaginava manicaretti futuri ... mentre li immaginavo anche io, mi ha allungato un pezzetto di carta patinata "tieni, ti può interessare?" ...



RICOTTA SALATA

Per 150 g di ricotta:

1 litro di latte,
succo di 1 limone,
2 cucchiai di sale fino.




Portare a ebollizione il latte, versarvi il sale e il succo di limone.
Lasciar riposare 5 minuti.



Mescolare con cura per qualche minuto.
Il latte comincia a cagliare.
Lasciare stiepidire.




In un colino a maglie piccole, o in un piccolo scolapasta rivestito con un fazzoletto di stoffa pulito, versare il latte cagliato. Con una paletta di legno aiutare per un pò la scolatura. Quindi lasciar riposare e scolare per mezz'ora.




Ed ecco la ricotta! Rilassante e magico lavoro, nel silenzio della sera, mentre maritino e pupetta dormono già, con le luci un pò basse e la crostata nel forno ... aaah, degna conclusione di una giornata impegnativa!
Ma prima di chiudere alcune osservazioni sono doverose: la ricetta si riferisce alla ricotta salata, appunto, appartenente alle tradizioni gastronomiche meridionali. La ricotta delle nostre parti invece è senza sale e a me piace così, quindi ne ho dimezzato la quantità ma la trovo ancora troppo saporita, quindi prossimo tentativo ... sine salem! La consistenza invece è piacevolissima. Trasferita in una ciotolina di vetro e poi in frigo, domani la asseggeremo fredda ... per il momento posso ritenermi soddisfatta!

E non potevo andarmene a dormire senza condividere con voi questo piacere ... in attesa del resto! Buonanotte!

martedì 7 settembre 2010

sassi e sassolini


La colonna sonora (Basilicata on my mind di Rocco Papaleo) era in autoradio già prima di partire e ci ha accompagnati per tutta la vacanza. Viaggio nell'affascinante Lucania: 15 giorni all'insegna di riposo, mare, sole, ma anche escursioni in bellissime città e suggestivi paesi. La Basilicata è una regione, devo ammetterlo, che non avevo mai pensato di visitare ... poi, anche grazie allo zampino di Giuli, ha cominciato a incuriosirmi e devo dire che si è tratato di una piacevolissima scoperta.

Quasi tutte le foto di questo post le ha scattate la mia dolce metà ... io ero troppo impegnata a correre dietro alla piccoletta! ; ) Che bello stare tutti insieme! Ah, come mi manca!!!!!!!!!!



Comunque prima tappa in Puglia: Castel del Monte, una delle splendide fortezze di Federico II. Un luogo davvero affascinante ...


... con un'ampia corte tutta da ... saltare! Che divertimanto!!!



E cosa dire dei Sassi? In effetti le parole non bastano ... e forse neanche le foto! Andate a Matera, andateci e rimaneteci almeno un paio di giorni. Sì daccordo, fate la visita guidata a Sasso Barisano o a Sasso Caveoso (con le guide ufficiali) ... ma poi andatevene a zonzo per conto vostro, senza fretta, vivetela, scopritela, anche nelle zone limitrofe ai Sassi. Non rimarrete delusi, ve lo garantisco, Matera è un piccolo gioiello!


Voglio tornare a Matera, non ci siamo inoltrati dentro sasso Barisano, il duomo era chiuso per resturo e soprattutto non abbiamo visitato il parco delle chiede rupestri, che deve essere qualcosa di meraviglioso! Beh, con tre piccini al seguito la nostra giornata materana è stata davvero slow! Bene così, anche ai cuccioli Matera è piaciuta molto, tanto che è rimasta a lungo nei loro racconti.


Al crepuscolo estivo i sassi si immergono in un'atmosfera così malinconica, poetica, dolce, silenziosa. Angoli di pace dove fare due passi, scambiarsi confidenze, rubare un bacio ... il tempo si ferma ... e intanto la vita frizza nelle bellissime piazze vicine, come piazza Vittorio Veneto e piazza Pascoli.



Mi raccomando, se visitate Matera dovete rimanervi di notte o almeno, come noi, aspettare il buio per godere di questo spettacolo! Qualunque fotografia, per quanto bella, non rende giustizia della vista che si gode dai punti panoramici che si affacciano sui Sassi. Un brivido ti attraversa, un nodo ti stringe la gola ... vedere per credere!


Ah, la Magna Grecia! Che fascino, soprattutto per chi come me ha studiato con amore questi monumenti sognando di vederli, di passeggiare tra le antiche vestigia di una fiorente civiltà. Al teatro greco di Metaponto i bimbi e io eravamo troppo occupati a mettere su uno spettacolo di saltimbanchi per scattare fotografie! Però le Tavole Palatine ve le propongo qui sopra, in tutta la severa imponenza dello stile dorico ... pensate l'emozione di calcare la terra dove un tempo posò i suoi passi il grande Pitagora!



Questa è una veduta di Pisticci, uno dei suggestivi borghi che abbiamo esplorato. Sono tutti così, arroccati, con le casette bianche aggrappate una sull'altra, quasi sedute vicine, come le comari in lungo abito nero che ci salutavano rivolgendo battute dialettali ai nostri bimbi vocianti. La cortesia, la simpatia, l'apertura è un comune denominatore tra tutte le persone che abbiamo conosciuto e incontrato in questo nostro viaggio. Espansivi, allegri, i nostri Lucani, amavano attaccare bottone e scambiare quattro chiacchiere, conoscersi ... ti invitavano ad entrare in casa per cambiare i bambini, offrivano informazioni su monumenti e storia ... la poetessa, il sacerdote, il ristoratore, la negoziante che ci insegnò a cucinare gli gnumareddi (deliziosi cotti alla brace, annaffiati da Aglianico del Vulture doc) ...



E per finire veniamo al motivo del titolo di questo post! Durante la vacanza risiedevamo a Policoro, sulla costa ionica e giorni al mare ne abbiamo pur trascorsi. Potete immaginare i bagni, le letture, i secchielli e le palette, i castelli di sabbia e la brezza marina. Quello che invece voglio mostrarvi sono i "sassolini" che giacevano sul bagnasciuga della lunghissima spiaggia. Inizialmente non ci facevo caso ... erano solo un fastidio sotto i piedi ... poi quando li ho notati me ne sono innamorata! Mille colori, mille forme e disegni, brillanti al sole come gioielli!

Qui sopra i verdi ...


... poi i marroni ...



... neri e grigi ...



... infine bianchi, splendenti al sole del tramonto.