Vi ricordate le mie "ciambelle" al mosto? Dopo la vendemmia qui da noi sono un must! Rigorosamente con le uvette, rigorosamente enormi! Sono di norma 4, ottenute impastando circa un chilo di farina e ... durano a mala pena 5 o 6 giorni!
Se vi interessano trovate la ricetta qui, ma stavolta c'è una novità: il lievito madre al posto di quello di birra e quindi una lievitazione luuunga! Ma proprio lunga. Una mia amica cuoca e pasticcera provetta, di quelle che hanno davvero talento, mi ha dato un consiglio che giro anche a voi: per far lievitare bene le ciambelle al mosto ... te le devi dimenticare. E così ho fatto, tanto che queste qui hanno livitato in tutto per quasi 28 ore! E forse sarebbe servito ancora un po' di tempo per raggiungere la perfezione! Per 800 g di farina (semintegrale biologica) ho usato 250 g di lievito madre ben rinfrescato. Il resto come da ricetta.
Avevo abbandonato il lievito madre perché non sapevo regolarmi con i tempi, con i rinfreschi e mi sembrava davvero troppo complicato. Ora mio marito me ne ha portato un po' da un incontro sulle farine biologiche organizzato dal GAS e mi sono rimessa di buona lena a cercare di imparare. Devo dire che le cose vanno molto meglio da quando ho capito che:
1. Non bisogna ostinarsi a cercare la proporzione tra lievito madre e lievito di birra, bensì tra lievito madre e quantità di farina che occorre per la ricetta (cercate sul web!).
2. Si procede per tentativi ed errori! Quindi è fondamentale appuntarsi ciò che si osserva sul campo!
3. Se conservate il lievito madre in frigo dovrete rinfrescarlo più volte prima che perda l'odore acidulo e sia pronto. Ogni rinfresco va fatto quando il lievito è al top della sua vitalità e cioè quando ha più o meno raddoppiato il suo volume. Il top della vitalità è anche il momento in cui il lievito madre va usato per cucinare.
E voi lo usate? Avete altri suggerimenti e osservazioni da condividere?
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