Udite udite! Ho scoperto la nuova (ennesima) passione della mia vita: il quilting! Semplicemente perché è giunto al termine il mio primo quilt! Beh, forse è esagerato definire "quilt" questa coperta un po' sbilenca, dalle misure non convenzionali, la disposizione casuale dei quadrati e le righe del backing che digradano pian piano da un lato!
Il fatto è che le piastrelle sono di jersey e avevo sottovalutato la tendenza del jersey a "sbrillentarsi", soprattutto quando viene tagliato, cucito, spostato, sparpagliato, riposto, tirato fuori per giorni e giorni e giorni! Quindi alla fine più che un rettangolo ho ottenuto una figura geometrica fantasiosa alla quale era impossibile, tra l'altro, adattare un bordo esterno. E così ne abbiamo fatto a meno.
Però non so che dirvi, sarà che i quadrati sono ricavati dalle nostre vecchie felpe e pigiami invernali stra-usati, sarà il backing in flanella, ma questa morbida coperta mi ispira tanto calore e tenerezza, nonostante le sue imprecisioni, anzi, forse proprio grazie ad esse.
In effetti ultimamente sto imparando a sorridere delle imperfezioni, a provare indulgenza verso gli errori e i difetti e addirittura a considerare una risorsa la capacità di scovare la bellezza nascosta anche dietro questi aspetti di "precarietà". Trovo confortante constatare come non sia affatto necessario essere infallibili e ora quando sono portata a farmi dei problemi ho imparato a chiedermi: "ma è proprio inevitabile?", bene nella maggior parte dei casi non lo è ... e l'ansia svanisce! Ah che liberazione! Voi che ne pensate? Siete maniaci del controllo o virtuosi del relax? ; )